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Cos’è e come fare un piano di comunicazione: esempio

Cos’è e come fare un piano di comunicazione: esempio

“Non si può non comunicare” ma spesso ce lo dimentichiamo! 

Per questo è così importante sapere cos’è e come fare un piano di comunicazione digitale! Ogni comportamento e azione veicola un messaggio, un’informazione e certo non puoi lasciare al caso la creazione del piano di comunicazione e marketing digitale, anche se hai una piccola attività o sei un freelance!

Pubblicare qualche post senza obiettivi o inviare l’ennesima email di spam facendola passare per la tua newsletter, di certo non aiuterà il tuo business a crescere, anzi avrà ripercussioni negative sull’immagine e l’autorevolezza del tuo brand.

Prima di passare all’azione sprecando tempo, energie e denaro, è indispensabile avere le idee chiare sulla tua strategia di comunicazione, ovvero:

  • A chi comunichi? Chi è il tuo target e quali sono i loro problemi, sogni, desideri e necessità? Come puoi essergli di aiuto grazie ai tuoi contenuti?
  • Cosa comunichi? In che modo i tuoi prodotti e servizi sono diversi da quelli dei concorrenti? Nei tuoi contenuti si percepisce perché dovrebbero scegliere te?
  • Come comunichi? Quali sono i valori di brand che condividi con la tua community? Quale visione supportano i tuoi contenuti?

Senza le idee chiare e una strategia che supporti l’azione, rischi di incorrere in degli errori molto frequenti tra freelance, artigiani e piccole attività locali

10 errori nel tuo piano di comunicazione che non fanno crescere il tuo business

Nel nostro lavoro abbiamo il privilegio di parlare ogni giorno con molti imprenditori e di supportare nella crescita l’attività molti solopreneurs e artigiani. Per questo abbiamo deciso di raccogliere gli errori più frequenti che riscontriamo in molti piani di comunicazione digitale:

  1. Non comunicare o non farlo abbastanza. Presenza e costanza, oltre a una visione a medio-lungo termine, sono necessari per creare la tua presenza digitale. Non basta pubblicare un post sui social o lavorare 1 ora al giorno come molti “guru” vorrebbero farti credere!
  2. Comunicare troppo e puntare sulla quantità piuttosto che sulla qualità dei contenuti. Siamo da sempre sostenitrici di una comunicazione sostenibile e consapevole, fatta di contenuti utili e di valore che possono davvero apportare un cambiamento in chi li legge.
  3. Non pianificare: senza obiettivi e un piano editoriale organico e multi-canale non sarai in grado di fare le giuste azioni, creare i giusti messaggi e raggiungere dei risultati concreti.
  4. Prestare attenzione al numero dei followers e non alla community. Non ti servono migliaia di follower per iniziare a fatturare con i tuoi contenuti, a patto di creare fiducia e relazioni, anche “mettendoci la faccia” e superando la “sindrome dell’impostore” che è sempre dietro l’angolo.
  5. Dare la colpa all’algoritmo, alla crisi, alla pandemia, ai concorrenti ecc. Assumiti la responsabilità delle tue azioni anche nella comunicazione perché se nessuno interagisce con i tuoi contenuti significa che c’è qualcosa che non va nella tua strategia, non negli altri.
  6. Non conoscere il target: ricorda che parlare a tutti equivale a parlare a nessuno. Se non conosci i problemi, sogni, desideri e necessità della tua nicchia non potrai mai creare contenuti per loro interessanti.
  7. Delegare la comunicazione: a ognuno il proprio lavoro, lo abbiamo sentito ripetere mille volte! Ed è vero e spesso necessario farsi supportare da un social media manager ma senza avere una solida strategia a monte non vedrai molti risultati. Ricordati che nessuno può sostituirsi a te.
  8. Cercare di essere ovunque, su tutte le piattaforme, ricondividendo gli stessi identici contenuti senza neanche riadattarli al canale. Segni pochi canali ma con chiari obiettivi, ma di questo te ne parliamo meglio tra qualche paragrafo.
  9. Essere monocanale: puntare solo su un social non significa creare un piano di comunicazione, anzi è piuttosto rischioso. Domandati: cosa accadrebbe alla tua attività se domani mattina Instagram chiudesse? Ipotesi remota ma accaduta in Russia, in questi tempi in cui soffiano venti di guerra.
  10. Non siamo tutte influencer e pensare che sui social dobbiamo tutti comunicare vite sempre felici con foto super patinate e fare i “balletti” nei reels. La comunicazione digitale rappresenta il tuo brand, punta piuttosto a creare relazioni e condividere la tua autenticità, la tua visione e i tuoi valori.

A questo punto ti starai chiedendo: “come fare un piano di comunicazione online che porti dei risultati tangibili?”

marketing digitale strategico

Cos’è un piano di comunicazione digitale

Partiamo dal principio: comunicare online richiede un cambio di prospettiva e mindset tipici della trasformazione digitale. Non occorre cioè, solo conoscere gli strumenti e quindi saper fare un reel, una storia o un carosello, bensì è necessaria una visione ampia e strategica.

Ci piace paragonare un piano di comunicazione digitale a una grande stazione dei treni, una di quelle centrali di una grande città, dove migliaia di treni al giorno sono diretti in altrettante località diverse. Tutto deve essere coordinato alla perfezione: orari di arrivo e partenza, scambi ferroviari, circolazione dei treni…affinché merci e persone arrivino a destinazione!
Ecco la strategia alla base di un piano di comunicazione e marketing è questo: è il grande disegno, l’organizzazione che coordina attività, tempi, risorse, canali che verranno usati per raggiungere degli obiettivi prefissati.
I singoli treni, le merci e le persone che trasportano invece, sono i vari post e contenuti che crei per ogni singolo canale.

Il piano di comunicazione e marketing è uno strumento che ti consente di pianificare il “viaggio” dei tuoi contenuti, dalla programmazione alla pubblicazione fino al monitoraggio, affinché ognuno di essi possa raggiungere specifici obiettivi su vari canali come il blog, i social, il sito web, i forum, la newsletter ecc.

Pronta a partire? Si inizia dagli obiettivi!

Quali sono gli obiettivi di una strategia di comunicazione online efficace?

“I contenuti creano relazioni. Le relazioni si basano sulla fiducia. La fiducia porta conversioni.”

(Andrew Davis)

In questa breve citazione sono racchiusi i 3 principali obiettivi di un piano di comunicazione e marketing digitale.

Abbiamo studiato un nostro personale metodo – che ci piace chiamare “metodo delle 3 E” – che applichiamo con tutti i nostri clienti nello sviluppo di una comunicazione sostenibile, di valore e per obiettivi concreti.

Ogni obiettivo può essere perseguito su tutti i canali proprio perché la comunicazione digitale deve essere armonica, coordinata e funzionale ma, per le loro caratteristiche specifiche, ci sono canali da privilegiare  per ogni specifico obiettivo.

Il modello classico per fare un piano di comunicazione aziendale prevede 4 tipologie di canali. Vogliamo riassumerlo: è di sicuro un modello standard prezioso ma forse più adatto ad aziende strutturate, per questo privilegiamo un metodo e un approccio tutto nostro che ben si adatta alle esigenze specifiche di freelance, artigiani e piccoli imprenditori…ma di questo te ne parliamo nel prossimo paragrafo!

Il metodo classico di un piano di comunicazione digitale prevede 4 tipologie di media:

  • Earned media, ovvero i canali in cui ci siamo “guadagnati” una menzione. Rientrano in questa tipologia le collaborazioni con influencer, blogger, giornalisti, PR ecc.
  • Shared media, ovvero i canali “condivisi” che sono tipicamente i social media o le piattaforme che condividono recensioni
  • Owned media, ovvero i canali “proprietari”, ovvero il sito web, il blog o la newsletter
  • Paid media, ovvero i canali a “pagamento”, quindi le sponsorizzate o le campagne sui social o sui motori di ricerca.

Piano di comunicazione: esempio per freelance, piccole attività e artigiane

Il modello classico, in sostanza, ci indica quali sono i canali da includere in un piano di comunicazione ma non ci dice come comunicare su quei canali!

Per questo abbiamo sviluppato un metodo ideale per freelance, piccole attività e artigiani che racchiude la nostra esperienza di business coach.

Il nostro metodo non parte dai canali ma dagli obiettivi, così da rendere facile capire:

  • L’approccio comunicativo
  • I contenuti da creare
    Le fasi del customer journey per ogni contenuto e canale
  • I canali più adatti per ogni obiettivo

Il metodo delle 3 E è alla base dei nostri percorsi di coaching e formazione digitale, ma te ne sveliamo un piccolo anticipo in questo blog post!

Emotion: contenuti emozionali, legati allo storytelling e ai valori di brand o contenuti co-creati con altri profili che hanno come obiettivo ottenere visibilità e attirare l’attenzione di nuovi follower al fine di creare una relazione autentica con la propria community.
Canale da utilizzare: veloce, come ad esempio i social media

Education: contenuti di valore, educativi, informativi e le recensioni che hanno come obiettivo ottenere la fiducia della propria community, posizionandosi come un professionista autorevole e competente.
Canale da utilizzare: lento, come ad esempio blog e live

Engagement: contenuti volti alla vendita ma con un approccio umano, che tiene a debita distanza le pratiche di spam. Come? Ottenendo il coinvolgimento attivo della community che supporta il brand acquistando prodotti e servizi, grazie al rapporto sviluppato nel tempo.
Canale da utilizzare: proprietario, come sito web, newsletter o chat

Sei pronta a muovere i primi passi nella creazione del tuo piano di comunicazione digitale per renderlo uno strumento in grado di dare davvero valore al tuo business? Se la tua risposta è sì, prenota una micro consulenza gratuita: ti aspettiamo nel nostro percorso di formazione dalla strategia all’azione – Orchidea

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